Fondo per la montagna, definiti i criteri di ripartizione delle risorse per il 2023. L’assessore Salaris: “La Regione sostiene e promuove interventi fondamentali per la crescita e lo sviluppo dei nostri territori”

Sono stati approvati ieri dalla Giunta, su proposta dell’Assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, i criteri per le assegnazioni del Fondo per la montagna, destinato a Comunità Montane e Unioni di Comuni. Le risorse assegnate alla Regione Sardegna per l’annualità 2023 sono complessivamente pari a 13 milioni di euro (la Regione è già stata beneficiaria dell’importo di oltre 11 milioni di euro per l’annualità 2022, per le quali sono in corso le assegnazioni alle amministrazioni locali sarde). “La Regione, anche con questa misura,
interviene a sostegno dei nostri territori montani, parte importante e caratterizzante dell’identità paesaggistica sarda.

Si tratta di risorse destinate a sostenere, a realizzare e a promuovere interventi per la
salvaguardia e la valorizzazione della montagna e misure di sostegno in favore dei comuni totalmente e parzialmente montani”, ha spiegato l’Assessore Salaris ricordando il percorso che nel corso dell’anno lo ha visto protagonista di una serie di incontri territoriali. Incontri nel corso dei quali, ha detto, “siamo andati direttamente sui territori per dare un
importante segnale di vicinanza e attenzione e per aiutare i Comuni a cogliere le opportunità legate all’Avviso, entrando così nello specifico della misura che grazie alle risorse disponibili finanzierà gli interventi di salvaguardia della montagna”.

Alimentato da trasferimenti statali (derivanti appunto dal fondo nazionale per la montagna) e da risorse regionali, il fondo ha come finalità quella di sostenere gli investimenti per la realizzazione di interventi localizzati nelle zone oggetto del bando. La Sardegna è la regione d’Italia che ha avuto maggiori risorse come contributo al Fondo regionale per la montagna.

L’importo di 13 milioni è suddiviso in due capitoli. Per la prima linea di intervento (11.210.177 di
euro) le risorse sono destinate a misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani; azioni di tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali dei territori montani, anche attraverso la realizzazione delle Green Community; interventi volti alla creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabile, compresi quelli idroelettrici; progetti finalizzati alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità e allo sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali, anche con riferimento alla filiera del legno; misure di incentivazione per la crescita sostenibile e lo sviluppo economico e sociale dei territori montani, compresi interventi di mobilità sostenibile; interventi per l’accessibilità alle infrastrutture digitali e per il rafforzamento dei servizi essenziali, con particolare riguardo a quelli socio-sanitari e dell’istruzione; iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori.

Per la seconda linea di intervento (1.864.545 euro) le risorse sono destinate a interventi di rigenerazione urbana; di efficientamento energetico di edifici adibiti ad uffici pubblici; di
manutenzione della viabilità; infine sono previsti interventi volti a conseguire risparmi energetici relativi all’illuminazione pubblica e iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori, anche in relazione al sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali.

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